Film non certo memorabile, ma capace di farsi apprezzare per la tensione che si crea nella situazione da incubo per la vittima del folle protagonista.
El Practicante si unisce alla buona (se non ottima) schiera dei thriller spagnoli di questa generazione, pur essendo più diretto (e conseguentemente più "usa e getta") e meno complesso rispetto alle abitudini, puntando sulla situazione da incubo maniacale alla Misery, pur avendo per forza di cose una minore complessità caratteriale (specialmente rispetto al romanzo di Stephen King).
Tutto ruota attorno al protagonista Angel, descritto da subito con tratti arroganti e antipatici, con una gelosia e una paranoia che schizza alle stelle fino alla follia una volta che (causa incidente) si ritrova paralitico su una sedia a rotelle. Si mette a controllare il cellulare della fidanzata, che così lo lascia portando a una reazione folle. Angel così finirà per sequestrare la ragazza, creandole una situazione da incubo totale che crea una buona ansia anche agli occhi dello spettatore.
A livello tecnico (a cominciare dalla regia di Carles Torras) non c'è molto da segnalare, in quanto il lavoro procede più che altro in modo funzionale, per un film che sicuramente non ha nulla di particolarmente memorabile ma che si rivela tutto sommato una buona visione.
Voto: 7
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