Divertentissima e riuscitissima serie, con
Jason Sudeikis strepitoso nell'impersonificare un personaggio
apparentemente strampalato (un vero e proprio pesce fuor d'acqua nel
calcio inglese) ma che si rivela ben più profondo e azzeccato delle
attese. Una sorpresa graditissima.
Cosa? Una serie statunitense sul calcio?
Ebbene sì. Ma sebbene
il tema centrale sia il calcio, non è una serie puramente e unicamente
sportiva: Ted Lasso risulta essere una serie ben più profonda.
E'
la rivincita di un perdente, quel Ted Lasso che senza alcun curriculum
si ritrova dall'allenare squadre (e nemmeno di prima fascia) di college
football (ma il football americano!) all'essere assunto incredibilmente
sulla panchina di una squadra di Premier League di calcio, sport del
quale ancora fino all'ultima puntata (in una delle gag ripetute della
serie) non conosce nemmeno le regole. Surreale, assurdo? Sì, ma non
troppo, in un calcio che casualmente in prossimità della lavorazione e
del lancio di questa serie tv vede qua e là su panchine di squadre di
storia e rilevanza allenatori senza curriculum come Andrea Pirlo alla
Juventus oppure (per restare all'ambito della Premier League) Mikel
Arteta all'Arsenal. Per cui, se senza alcun merito personale Arteta può
allenare l'Arsenal, perché Ted Lasso non può allenare il Richmond?
A
dare il volto a Ted Lasso è Jason Sudeikis, che affronta il ruolo con
una straordinaria ironia abbinata a una devastante bontà d'animo
continua, di fronte a tutti e tutto: se trova davanti dei tifosi che lo
insultano dicendogli di vincere la prossima partita, lui risponde con
uno spiazzante buonsenso dicendogli che ci proverà, in conferenza stampa
resta scandalizzato dallo scoprire che nel calcio si può anche
pareggiare, in spogliatoio tira fuori dei detti assurdi lasciando a
bocca aperta i suoi giocatori, creando delle scene sempre godibilissime.
E'
proprio la faccia tosta di Sudeikis nell'affrontare tutte le situazioni
e tutte le difficoltà il grande punto di forza della serie, che a ogni
puntata riesce a creare situazioni deliranti che strappano forti risate,
ma che ha una profondità sorprendente: sì, perché nonostante l'incipit
potrebbe far pensare alla storica
Longobarda e a Lino Banfi
(un po' come Oronzo Canà. Lasso è l'allenatore preso dalla presidente
per far retrocedere volutamente la squadra), Ted Lasso è una serie che
descrive bene i personaggi e che sa commuovere. Per lo stesso allenatore
che in qualche modo riesce a conquistare la squadra, per il capitano
del Richmond (club inventato dagli autori) che deve affrontare un
difficile tramonto della carriera, fino allo straordinario tuttofare del
club che ha un percorso particolare nel corso della serie.
La
qualità delle puntate è sorprendente, perché se già la prima puntata col
suo aspetto surreale della vicenda riesce a sorprendere e a divertire, è
successivamente che la serie decolla dimostrando che il pilot era nulla
più che un'introduzione: il mix tra comedy e drama con lo sport come
anello di congiunzione è riuscito per le ispirate interpretazioni di
tutti gli attori e per uno script superiore alla media.
AppleTv+
per certi versi è una piattaforma "nuova" che si sta affacciando nel
sempre più popolare panorama dello streaming e con Ted Lasso regala una
sorpresa parecchio gradita, apprezzata persino dal sottoscritto, ovvero
uno che è patito di sport (peraltro questa serie tocca il calcio
inglese, ovvero uno dei miei campi preferiti) ma ama molto poco la
trasportazione di esso nel cinema o nelle serie tv perché finisce per
essere o troppo romanzata o frustrantemente irreale: ebbene, nonostante
qui la vicenda di partenza sia del tutto surreale, lo sviluppo della
serie è riuscitissimo perché non tratta lo sport come una favoletta. Il
risultato è di altissimo livello, per una serie davvero consigliata per
tutti. Il risultato è stato talmente gradito dal pubblico che sono già
state ordinate altre due stagioni ed è giusto dare un seguito alle
vicende di coach Lasso, sperando che gli autori non perdano la verve
mostrata nelle prime splendide 10 puntate.
Voto: 9,5
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