Una splendida Nicole Kidman (e un grande cast femminile) impreziosiscono una serie davvero ben scritta, consigliata anche ai non fan delle serie drammatiche.
Specialmente alla fine della prima stagione non si può che togliersi il cappello.
E'
davvero una serie ben congeniata, impreziosita da un eccellente cast
femminile, in cui spicca una strepitosa Nicole Kidman: in grande forma
fisica (resta bellissima, anche di più), riesce a interpretare con
estremo tatto un personaggio delicatissimo, in particolare in questo
periodo in cui (finalmente!) il tema della violenza domestica è
all'ordine del giorno (e non sottovalutata come al solito). Nella prima e
seconda stagione, Nicole è la star che spicca di più in un cast
comunque pienissimo, che nella seconda stagione aggiunge una "spalla" di
livello assoluto come la sempre perfetta Meryl Streep.
Non
è però banalmente una serie che sfrutta temi attuali per creare un
dramma facile, questo Big Little Lies è molto di più, una descrizione
eccellente di una comunità come tante, con tutti i difetti e le
ipocrisie e le piccole bugie che montano fino a creare delle etichette
pesantissime.
Davvero piace il modo con cui questa serie è
stata scritta, dopo una prima puntata interessante ma di transizione
che serve tuttavia a introdurre tutti i personaggi, le tensioni via via
montano puntata dopo puntata per poi sfociare in una grande puntata
finale di prima stagione, con sottofondo riuscitissimo con le canzoni
Elvis Presley.
Funziona un po' tutto, persino un attore
che non amo particolarmente come Adam Scott è funzionale nella riuscita
della serie (per quanto i personaggi maschili siano secondari, le
protagoniste sono le attrici).
Molto ben fatta davvero.
Voto alto meritatissimo, soprattutto considerando che il sottoscritto
non è esattamente un fan delle serie drammatiche.
Meglio la prima stagione, ma anche la seconda è ben scritta e resta di altissimo livello.
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