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mercoledì 5 febbraio 2020

Joker. Promesse non del tutto mantenute

Joaquin Phoenix vale molto più del film.


Come spesso succede, il tam-tam mediatico che circorda un film risulta essere eccessivo.
Non che Joker sia un brutto film o che annoi nelle sue due ore di durata, ma in fondo cosa c'è di nuovo in questa trama? Parliamo del solito escluso della società che a furia di trovarsi le porte chiuse finisce per intraprendere la carriera criminale e il fatto che il protagonista sia il grande nemico di Batman poco cambia.
Non ci si annoia, perché con i suoi momenti di pausa (un po' tutte le scene con la madre e tutte le scene con la vicina, troppo lineari e già viste) il film ha una sua discreta messa in scena ed è forte a livello tecnico, con una perfetta colonna sonora e una fotografia intrigante. Però quanto di questo film resterà nella memoria tra qualche anno se non lo si rivede?
Probabilmente poco, perché la trama è piuttosto tirata, il film procede piuttosto lentamente quasi volesse essere eccessivamente riflessivo e tutto sommato l'escalation finale non è poi così memorabile.

Insomma, urlare al miracolo per questo film è eccessivo, pur avendo un protagonista fenomenale in Joaquin Phoenix, completamente nella parte e sensazionale sia nella sua espressività che nella sua risata compulsiva (giustamente non doppiata perché inimitabile). E' lui la grande forza del film, tanto da valere molto più dello stesso.
Curioso invece vedere  Robert De Niro in un ruolo sostanzialmente "al contrario" di quanto visto nel mitico Re per una notte, risultando di fatto l'unico in grado di tenere testa a un debordante Phoenix.

In definitiva, il film vale sicuramente la visione, ma non va oltre la sufficienza a mio modo di vedere.

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