Buon esempio di commedia demenziale
all'americana, un genere parecchio svilito negli ultimi anni. E' un film
caciarone e di grana grossa, ma in tutte le gag c'è dietro una buona
costruzione. Il risultato è piacevolmente divertente.
Uno dei generi che solitamente meglio riusciva agli americani, quello
della commedia demenziale, da una decina d'anni è in grave stato
comatoso, massacrato dalle nuove generazioni di pseudo-comici figli
degli Scary Movie che hanno mortificato il genere, pensando (forse
neanche tanto a sproposito, visto l'istupidimento della società
americana e occidentale in generale) che allo spettatore bastasse la
volgarità di grana grossa fine a sé stessa e senza alcuna costruzione
comica attorno per far ridere (idea entrata in testa anche ai fratelli
Farrelly che produssero quell'abnorme ammasso di sterco che fu Comic Movie,
il peggior film di sempre probabilmente). Un vero peccato, perché,
senza andare a toccare capolavori del genere, agli americani il
demenziale riusciva bene ed era un mezzo efficace di produrre film
divertenti pur partendo con pretese e pochi mezzi: insomma, volando
basso ci si poteva divertire.
Per questo fa piacere vedere ogni
tanto qualche eccezione che conferma la regola, un film di bassa lega,
con anche un disceto numero di trivialità e con pretese sostanzialmente
nulle come questo "Botte da prof." risultare sorprendentemente piacevole
e divertente: certo, come sempre si tratta di film non per tutti i
gusti e da sconsigliare al palato particolarmente fine, perché bisogna
entrare nella giusta ottica e avere l'attitudine ad "abbandonare la
razionalità" (senza per forza "spegnere il cervello": per questo ci sono
i programmi della tv generalista odierna) per accettare assurdità e per
certi versi anche volgarità, ma in questo caso anche le gag triviali
hanno dietro una certa costruzione portando il film a indurre spesso a
volentieri alla risata grassa, soprattutto nelle prima e nell'ultima
fase della pellicola.
Bisogna accettare anche qualche caduta di
tono e qualche trovata non particolarmente riuscita, ma se non si
pretende troppo un film come Botte da prof. riesce a divertire
parecchio.
Funziona la coppia protagonista, con Ice Cube
che ormai s'è specializzato in ruoli da omaccione rude e che in questo
caso riesce a rimettersi in gioco nel genere della commedia pura come
non faceva da parecchi anni, risultando ancora un attore di buon
livello.
La forza motrice del film è però Charlie Day, attore
magari non particolarmente conosciuto da noi (a parte la sit-com C'è
sempre il sole a Philadelphia) ma che appare spesso e volentieri
funzionale in ruoli demenziali, come già visto nello svalutato (ma in
realtà parecchio divertente) Tre uomini e una pecora.
Attorno
a loro, oltre ai soliti giovanotti nei ruoli degli studenti (a cui
finiscono assegnate le gag meno gustose della pellicola), un cast con
qualche nome noto a livello televisivo, soprattutto Dean Norris (l'ex Hank Schrader di Breaking Bad, qui nel ruolo del preside) e Christina Hendricks (ex Mad Men
e adesso protagonista nella buona serie Good Girls, sempre uno
spettacolo per gli occhi anche se qui in un ruolo parecchio secondario).
Il
risultato è un film di grana grossa, spesso caciarone, ma di ottimo
ritmo, che solo nella fase centrale perde un po' di attrito per poi
riaccelerare in modo convincente nella fase finale (che avrà un finale
anche di maniera, ma sostanzialmente funzionale). Buono per passare 90
minuti di divertimento senza pensieri, o magari per una serata di totale
cazzeggio in compagnia.
Sarà pure cinema "usa e getta", ma riesce
nell'obiettivo di intrattenere e tanto basta: nessuno pretendeva il
nuovo classico della comicità da un film del genere.
Voto: 7
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