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mercoledì 1 aprile 2020

Misterioso omicidio a Manhattan: Woody Allen claustrofobico di fama mondiale

Il gusto con cui Woody riesce a miscelare vari generi è davvero unico e rende molto piacevole questo film.


Anche per prodotti del genere la filmografia di Woody Allen resta unica e inimitabile.
La storia non è certamente nuova nel panorama cinematografico, ovvero la coppia per certi versi annoiata dalla routine che si improvvisa maldestramente detective annusando una situazione misteriosa, un espediente visto tante volte.
Ma a fare la differenza è la messa in scena, in una New York come sempre sfondo ideale per le storie del maestro Woody.

Diane Keaton è la grande forza motrice del film, non solo perché è il suo personaggio a intuire che qualcosa non vada nella morte della propria vicina di casa, ma anche per la forza e l'energia che l'attrice riesce a mettere nel film, mostrandosi una volta più professionista ideale per i lavori del regista newyorchese, anche perché straordinariamente portata a inserirsi nel fiume di parole che è questo film per quasi la sua totale interezza.
A ciò si lega perfettamente Woody Allen, che riempie la pellicola con il suo classico personaggio paranoico e ansioso, piazzando una quantità di frecciatine sarcastiche di alta qualità e una serie di battute memorabili, specie quando anche il suo Larry Limpton (dapprima scettico, tanto da dire alla moglie "io trovo abbastanza fondata l'ipotesi che se una persona è morta non salta fuori sui mezzi della rete urbana") si lascia coinvolgere dal mistero, portando a una ventina di minuti di straordinario cinema comico all'interno di un intreccio da "giallo". Una delle sue battute che preferisco arriva infatti quando resta momentaneamente bloccato dentro l'ascensore, affermando di essere un claustrofobico di fama mondiale: davvero unico.

E' un film che funziona benissimo, perché riesce a mescolare bene i vari aspetti (non ultimo quello degli equilibri di coppia) senza mai tracimare da una parte o dall'altra, confermando ancora una volta lo stile impareggiabile dell'autore.
Anche vedendolo più volte, il film intriga nella sua fase da "mystery" e diverte molto nelle disavventure dei due protagonisti, peraltro ben spalleggiati dai personaggi di contorno (su tutti Anjelica Huston e il sempre bravo Alan Alda, un altro che conosce a menadito il cinema alleniano), in un film che si lascia guardare con il sorriso sulle labbra dal primo all'ultimo minuto.

Una curiosità finale. Il figlio della coppia protagonista (che appare in una scena soltanto) è nientemeno che Zach Braff, ancora lontano dal diventare attore di culto grazie alla serie tv Scrubs.

Voto 8

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