Lo si può definire un film di "fantascienza
attuale". E soprattutto lo si può definire un film riuscito. Più che un
tentativo di far satira, è un tentativo intelligente di spogliare
l'umanità dalle proprie idiozie odierne. Riuscite anche le parti
ironiche, anche se vengono del tutto abbandonate nella fase finale.[Premessa doverosa prima di parlare del film: il blog è stato inattivo per tutti questi mesi causa forza maggiore. Il 6 Settembre mi sono procurato una devastante frattura scomposta alla spalla, con tanto di operazione e di recupero prevedibilmente a rilento, che sostanzialmente mi rendeva impossibile scrivere al computer. Ancora adesso il recupero al 100% non è così vicino, ma per fortuna alcune funzionalità sono tornate e Don't Look Up diventa la buona occasione per tornare a scrivere e iniziare a riaggiornare il blog]
Cast di extra-lusso, produzione magnificente e un soggetto abbastanza
sagace. Cosa può non funzionare in un film come Don't Look Up?
Su
una base simile solo una gestione scellerata di un regista, o magari
una sceneggiatura insulsa, può portare alla delusione, ma tutto ciò non
va banalizzato alla voce "successo atteso".
Don't Look Up può non
essere perfetto, la stesura estremizzata (138 minuti) può rendere
sfilacciate alcune parti di raccordo e (a mio modesto modo di vedere) il
livello di satira in sé per sé non è particolarmente azzeccato, ma
resta un film che a suo modo funziona in ogni suo aspetto.
Non
sarà granché originale a livello satirico, ma è un film capace di
divertire per tre quarti della sua durata, con gli autori che però
sostanzialmente accantonano ogni spunto ironico nella fase finale
drammatizzandola un po' eccessivamente. La satira è modesta, ma i tempi
della commedia sono buoni e non mancano le scene capaci di indurre alla
risata, su tutte quella in cui Leonardo DiCaprio prima dell'apparizione
nello show televisivo palesa la propria preoccupazione per la recente
separazione di Ariana Grande.
Dove il film riesce pienamente è
nell'intento critico di una società allo sbando, schiava dei brand e
delle follie di certi magnati, capaci persino di decidere la tempistica
sulla missione salva-pianeta. Il film risulta così un'operazione
intelligente di spogliare la società occidentale da tutte le idiozie di
moda attualmente, una società instupidita da reality e dall'uso
eccessivamente serioso (o superficialmente ironico da parte di
personaggi che dovrebbero rappresentare delle autorità) dei social
network, con gente della strada che si permette persino il lusso di
dubitare della scienza (il "per me la cometa non esiste nemmeno" è tanto
lontano dall'ideologia no-vax?).
Può esistere il concetto
di "fantascienza attuale"? Se sì, questo film ci rientra in pieno. La
sensazione è che, pur con alcuni aspetti semplicistici, in "Don't Look
Up" si veda fedelmente cosa accadrebbe se una situazione d'emergenza
simile si verificasse realmente. Proprio come l'esplosione di una
disastrosa pandemia è stata capace di palesare agli occhi di tutti
troppi lati imbarazzanti di una società tragica.
Il cast
stellare fa il proprio lavoro ed eleva in maniera irrefrenabile il film,
con DiCaprio che al solito non sbaglia un personaggio neanche per
sbaglio e Jennifer Lawrence efficacissima specialmente nella prima
parte, ma sarebbero tanti da citare, vedi Meryl Streep strepitosa
"female Trump" e il sarcasmo arrogante e presuntuoso di Jonah Hill nella
parte del figlio della Presidente. Ma davvero sarebbe stato difficile
per tutti non far funzionare questo cast.
Da vedere.
Voto: 8