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giovedì 11 giugno 2020

After Life. Come andare avanti?

Piccola perla, capace di divertire e commuovere allo stesso tempo. Ottima.


Ogni tanto Netflix (specialmente con le serie) ci prende. E quando lo fa, lo fa alla grande.
Questa After Life è una piccola gemma, con sei puntate di meno di mezz'ora che scorrono via come niente, ma molto piacevolmente.
Si entra immediatamente nella psicologia del protagonista, che affronta la depressione per un lutto grave (la scomparsa della compagna) in maniera del tutto personale, sostanzialmente con strafottenza verso tutto e tutti. Così si hanno momenti devastanti, con il sarcasmo di Ricky Gervais che non risparmia nessuno, vedi la fulminante risposta data al nipotino alla domanda "perché Gesù non ha salvato la zia?".
Ma allo stesso tempo After Life riesce a commuovere, a seguire il tentativo del protagonista di crearsi una vita diversa.

La brevità della serie è una scelta vincente, non si vede alcuna lungaggine e anzi piace l'interazione con i vari personaggi.
Una mano felice in regia aiuta a dosare i momenti comici con quelli più toccanti e tutto fila via benissimo.

La seconda stagione è un po' meno continua della prima, ma resta di alto livello.

Una vera chicca.

Voto: 9

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