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giovedì 16 aprile 2020

In Bruges - La coscienza dell'assassino: sceneggiatura superba

Film scritto in modo talmente intelligente da essere serio e far ridere molto più di tanti film pseudo-comici.


Nel cinema come in tanti campi artistici e della vita ormai inventare qualcosa di nuovo è estremamente difficile. In tanti casi, tutto sta nell'usare un certo stile in ciò che si vuole proporre. In Bruges è l'esempio perfetto.
Probabilmente di originale in questo film non c'è assolutamente nulla, ma è scritto in un modo talmente ottimale che la visione è estremamente piacevole.
Dopo un inizio un po' lento che serve per introdurre e caratterizzare i due protagonisti, il film esplode soprattutto per la capacità di restare serio e allo stesso tempo riuscire a fare ridere e molto. Infatti è scritto talmente bene che riesce a far ridere molto più di tanti film pseudo-comici, rendendo così molto più intrigare vedere le vicende dei due sicari e capire per quale motivo sono finiti a Bruges.

E' tutto molto ben fatto, con ogni personaggio di contorno che finisce per avere un peso sostanziale (semplicemente strepitoso Jordan Prentice, "nanetto" spesso bersaglio del sarcasmo di Colin Farrell), con un umorismo mai grossolano o sguaiato ma lo stesso capace di strappare parecchie risate, passando agilmente dal black humor alla comicità surreale (strepitoso in questo il "duello finale").

Molto bravi i due protagonisti, in particolare Colin Farrell che alla lunga ruba la scena e che personalmente non avevo mai apprezzato così tanto come in questo film (memorabile la scena al ristorante, quando prima inizia a dire assurdità sul Belgio e poi mena il tizio al tavolo vicino al suon di "questa è per John Lennon, cazzone di uno yankee di merda").

Esempio ottimo di cinema intelligente e capace di sapersi prendere in giro.
Assolutamente da vedere almeno una volta.

Voto: 9

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