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domenica 19 aprile 2020

Torno indietro e cambio vita: girato in modo ridicolo

I Vanzina dovrebbero spiegarci come poteva funzionare la connessione internet dello smartphone nel 1990. Film con una marea di errori imbarazzanti.



"Se potessi tornare indietro cosa cambieresti?" dice la locandina: io ne sono sicuro, non guarderei i film dei Vanzina.
A parte la storiella a sapore pseudo-romantico che è della solita pochezza a cui ci hanno abituato i Vanzina (specialmente negli ultimi 20 anni), a far specie è proprio come è girato questo filmettino, con sbavature e sciocchezze indegne persino di una fiction.
Basta vedere solo il come avvengono i "salti nel tempo", come vengono inquadrati gli incidenti, a toccare il ridicolo, con i poveri Memphis e soprattutto Bova costretti a fare delle espressioni che non sarebbero credibili nemmeno se (esagerando) a farle fosse stato Al Pacino.
Ma il tutto ha un quadro di sciatteria e superficialità surreale, basti vedere la 18enne del 1990 che (con al muro anche il poster dei Duran Duran) alla radio mette Maniac di Michael Sembello: ok, non è detto che i ragazzini ascoltino per forza la musica attuale, ma girare questa scena nel 1990 e mettere come colonna sonora una canzone uscita nel 1983 è abbastanza ridicolo. Oppure per i Vanzina inciampare su uno zaino porta a una caduta che Bova stesso definisce "un mortale che sembravi 'a Cagnotto", una roba che va oltre il ridicolo (tanto che la strepitosa parodia dello splatter fatta dai Monty Phyton nel Flying Circus risulta molto più realistica).
E poi che dire di Memphis che gioca la schedina di fine Aprile del 1990 usando lo smartphone a leggere i risultati del futuro? Domanda: con quale rete sta usando internet mobile dal cellulare nel 1990? Ma davvero non c'è stato un produttore, un tecnico, un qualcuno che si sia posto questa domanda?!

A parte questi imbarazzi tecnici, il film è poca roba, una storiella risaputa a cui i Vanzina per provare a mettere un po' di verve aggiungono gag di una pochezza risibile (vedi il personaggio a cui viene dato continuamente del "cornuto").
Bova (che tra gli attori bellocci all'italiana è forse tra i meno peggio, si vede che ha difficoltà a essere brillante ed è troppo rigido ma perlomeno ci prova e non è un completo disastro rispetto ai vari Scamarcio o Garko) e Memphis (che si vede che ha mestiere, ma che ha bisogno di uno scritto differente per rendere in una commedia) fanno quel che possono, ma è piuttosto ridicolo anche il quadro, è surrealmente sciocco vederli grandi e grossi in mezzo ai 18enni senza che nessuno dica niente, cosa che invece riesce meglio a Giulia Michelini (a cui pure viene affibbiato un personaggio piuttosto ridicolo che rende difficile la sua recitazione), la quale nel 2015 andava sulla trentina ma che a livello di aspetto fisico è sorprendentemente credibile in mezzo alle amiche 18enni, risultando quindi l'unica cosa non totalmente fuori posto in questo filmaccio.

L'unica altra cosa buona è che il film duri poco e appaia leggero, non facendo pesare la propria visione, ma resta poco rispetto ai colossali difetti.

Voto: 1

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