Nella giungla di action poco creativi,
diretti (e recitati) col pilota automatico, ogni tanto spunta qualche
mosca bianca: violenza e morti arrivano a raffica, ma in parallelo c'è
anche una buonissima dose di ironia (grazie allo straordinario Bob
Odenkirk, ma gustosa anche l'apparizione di Christopher Lloyd) per un
film elettrizzante e divertente.
La mancanza generale di creatività e originalità nel cinema americano
ha danneggiato e saturato un po' tutti i generi, ma due in particolare
sono usciti con le ossa rotte, portando alla visione di tantissimi film
frustranti se non proprio inguardabili: la parodia-demenziale e
l'action.
Quest'ultimo genere in particolare ha visto negli anni
l'uscita di una marea di pellicole sostanzialmente difficilmente
distinguibili, tanto poca è la creatività riscontrabile in essa: variano
minimamente i plot e soprattutto le scene portano a un continuo senso
di già visto parecchio fastidioso e completamente lontano
dall'elettricità che invece questo genere dovrebbe portare allo
spettatore.
Nella giungla di action poco degni di nota
ogni tanto spunta una mosca bianca: magari a livello di plot e trama è
difficile inventarsi qualcosa di nuovo, ma si può comunque garantisce
una visione divertente e intrigante grazie a una buona direzione e
un'ottima recitazione, che non vadano avanti apparentemente col pilota
automatico come troppo spesso succede.
Ecco, "Io sono nessuno"
(per una volta il titolo italiano si discosta, pur poco, dal titolo
originale "Nobody" senza fare danni, visto che proprio il protagonista
nel film pronuncia questa frase) è la classica mosca bianca, che magari
viene vista senza particolari pretese e porta a 90 minuti circa di
visione finalmente realmente elettrizzante e molto divertente.
Ovvio,
con il solito senso di esagerazione, non mancano sparatorie e
esplosioni gigantesche, non mancano morti a raffica e una dose clamorosa
di violenza, ma quando il film è girato in questo modo tutto ciò non
diventa un fastidio, anzi diventano proprio una parte del divertimento.
La regia di Ilya Naishuller ha una buona mano e una discreta creatività e
porta subito lo spettatore a impattare in modo positivo col film, che
poi schiera in prima linea quello che (soprattutto a livello televisivo
con le sue apparizioni in Breaking Bad e Better Call Saul,
ma evidentemente anche a livello cinematrografico) sta diventando
sempre più una sicurezza di intrattenimento, col suo viso normalissimo
(perfetto per il "signor Nessuno" che sembrerebbe apparire dal modo
inerme con cui affronta la rapina di inizio film) e la sua capacità di
riuscire a infilare sempre e comunque una dose di ironia che non è
eccessiva né finisce per cozzare col tema del film, anzi diventa un
accompagnamento gustosissimo: parliamo di Bob Odenkirk, attore che ormai
ha trovato uno stile specifico che modifica leggermente a seconda del
personaggio e che proprio per la sua unicità è diventato un elemento
eccellente a livello recitativo. Ancora una volta la sua prova è
semplicemente impeccabile ed eleva ulteriormente un film girato con
gusto, in grado di appassionare e divertire.
Non sarà
certo una pellicola in grado di entrare nella storia del cinema,
difficilmente lo vedremo in qualche "Top 100" di genere di qualche
critico e/o esperto, ma altrettanto difficilmente si troverà uno
spettatore non totalmente allergico al genere action che si annoierà
alla visione.
E il film non è solo Odenkirk, perché tra i
personaggi secondari ritroviamo (nel ruolo del padre del protagonista)
una vecchia gloria come Christopher Lloyd: se inizialmente sembra
relegato al classico ruolo senile di vecchietto da accudire, col passare
dei minuti l'ex Emmett Brown prenderà bene la sena risultando una splendida arma in più nell'arsenale del film.
Insomma,
pretendere troppo di più da un film del genere è eccessivo. Finché ci
si diverte, tutto va bene e il voto per forza di cose diventa positivo.
Voto: 8
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