La filosofia di Boris Yellnikoff su tutto è
"Basta che funzioni": e il film funziona, eccome. Larry David è il
perfetto alter ego di Woody Allen.
Probabilmente non esiste una commedia di Woody Allen in
cui il geniale autore newyorchese non appaia come attore che sia così
divertente come "Basta Che Funzioni". E il merito è tutto di Larry
David, che risulta essere il perfetto alter ego di Woody, persino più
cinico e possibilmente più puramente comico. Per questo il film si fa
amare, Boris Yellnikoff finisce per essere un perfetto protagonista
alleniano, con la sua presunzione e il suo complesso di superiorità che
lo porta a una quantità immensa di frasi al vetriolo, quasi tutte
riuscitissime.
E' un film che fa capire il proprio intento già dal primissimo dialogo, con Boris a filosofeggiare su come le intenzioni di Gesù e di Marx fossero meravigliose ma su come si basassero su un concetto sbagliato, la bontà umana. Strepitoso. La visione del mondo di Yellnikoff è sviscerata in tutta la durata del film e Larry David risulta attore perfetto a darne il volto, risultando a mio avviso l'unico capace di essere all'altezza di Woody Allen in una commedia di Woody Allen: è un peccato che i due non abbiano collaborato in qualche altro lavoro, la connessione almeno in questo film sembra essere perfetta.
Ad affiancare David è soprattutto Evan Rachel Wood, che dietro un'aria svampita e apparentemente ingenua finisce per essere completamente all'altezza del suo protagonista e dare al suo personaggio una grande dignità.
Via via conosceremo i genitori di lei, in una commedia veloce, che non perde mai ritmo nè qualità (in questo la durata breve aiuta) e che è scritta al solito perfettamente da Woody Allen, capace di dare a ogni dialogo un tocco superiore, capace di evitare in ogni momento la banalità.
Solitamente all'interno della filmografia alleniana, sono in pochissimi a citare questo film, che però personalmente trovo strepitoso e per certi versi geniale. E che è tra i miei film preferiti in assoluto. Funziona? Assolutamente.
E' un film che fa capire il proprio intento già dal primissimo dialogo, con Boris a filosofeggiare su come le intenzioni di Gesù e di Marx fossero meravigliose ma su come si basassero su un concetto sbagliato, la bontà umana. Strepitoso. La visione del mondo di Yellnikoff è sviscerata in tutta la durata del film e Larry David risulta attore perfetto a darne il volto, risultando a mio avviso l'unico capace di essere all'altezza di Woody Allen in una commedia di Woody Allen: è un peccato che i due non abbiano collaborato in qualche altro lavoro, la connessione almeno in questo film sembra essere perfetta.
Ad affiancare David è soprattutto Evan Rachel Wood, che dietro un'aria svampita e apparentemente ingenua finisce per essere completamente all'altezza del suo protagonista e dare al suo personaggio una grande dignità.
Via via conosceremo i genitori di lei, in una commedia veloce, che non perde mai ritmo nè qualità (in questo la durata breve aiuta) e che è scritta al solito perfettamente da Woody Allen, capace di dare a ogni dialogo un tocco superiore, capace di evitare in ogni momento la banalità.
Solitamente all'interno della filmografia alleniana, sono in pochissimi a citare questo film, che però personalmente trovo strepitoso e per certi versi geniale. E che è tra i miei film preferiti in assoluto. Funziona? Assolutamente.
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