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sabato 3 agosto 2019

Stranger Things. Diciamolo: è una colossale vaccata

Piuttosto sopravvalutata. E' una serie che parte discretamente, ma che dopo due brutti finali nelle prime due stagioni affonda in maniera impietosa in una ridicola terza stagione e diventa insalvabile.




Il concetto base di questa serie è semplice semplice: "Pigliamo una città sperduta e riempiamola di mostri improbabili, mischiamo tutto quanto ci viene in mente da film o altre serie e infiliamoci uno pseudo-effetto revival che piace sempre".

Per la verità un certo costrutto e un certo fascino in parte lo si vede pure nella prima stagione, ma lo sviluppo diventa tragico. Già il finale di prima stagione era davvero brutto, poi si era visto un pesante calo di qualità nella seconda stagione (con tanto di ulteriore finale brutto) per poi toccare il fondo con una disastrosa e pietosa terza stagione, in cui oltre al ritorno dei mostri (bastano sti mostri a valere il genere di "fantascienza"?) vengono infilati a forza dei russi da macchietta a dare giusto un effetto da americana. Una roba improbabile e piuttosto imbarazzante da vedere (e un altro finale di stagione piuttosto ridicolo, per giunta dilungatissimo).

Quanto seminato bene all'inizio della prima stagione poi viene rovinato in maniera disastrosa, il gruppetto protagonista all'inizio aveva un senso logico (peraltro entrava dentro anche il tema del bullismo, completamente dimenticato in seguito in maniera anche incoerente) per poi diventare farsesco e assolutamente irreale.
Fotografia di ciò è il personaggio di Undici, che era affascinante nella prima stagione quando non parlava e che in seguito diventa piuttosto insulso (spettacolare la terza stagione in cui la si vede sostanzialmente fare la stessa faccia sconvolta per tutte le puntate, oltre ad avere sempre il naso gocciolante e non degnarsi di portarsi mai appresso qualcosa a tamponarselo).
Che dire poi del personaggio di Will Byers, il ragazzino che scompare nella prima stagione e che poi nelle altre due sta lì con la stessa espressione?

Peraltro i piccoli attori non recitano nemmeno malaccio, il problema è come vengono sviluppati tutti i loro personaggi.

Altra componente tragica della terza stagione sono i battibecchi tra Winona Ryder e David Harbour, per non parlare del personaggio di Erica Sinclair, la ragazzina nera che si aggiunge al gruppo e che è talmente insopportabile con il suo sarcasmo da due soldi che ti viene da sperare che il mostro la sbudelli il prima possibile.

Dopo le prime due stagioni avevo dato (su FilmTv) come voto un 5 (o due stelline e mezza), ma la terza è talmente catastrofica che devo rivedere in completo ribasso. E attenzione perché in previsione c'è ancora almeno un'altra stagione, chissà cosa di nuovo potranno inventarsi (ovvero niente, perché seconda e terza stagione non hanno nulla di nuovo, se non appunto la ridicola introduzione dei russi).

Serie pompatissima e clamorosamente sopravvalutata. E' vero che il genere non è attinente ai miei gusti, ma qua davvero c'è poco che funzioni. E non bastano certo i rimandi agli anni '80 a renderla accettabile, anche perché al ben vedere queste sono delle grosse ruffianate.
Insalvabile. Ci sono serie ben migliori (e molto meno pubblicizzate) su Netflix. Questa per me è ciò che per Fantozzi era la Corazzata Potemkin.

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