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sabato 3 agosto 2019

White Chicks. Per gli americani questo è un cult, yikes!

I fratelli Wayans ci appioppano una situazione scatologica dietro l'altra, in un film in cui sorprende la presenza della grande Jennifer Carpenter, ancora di là dal diventare l'epica Debra Morgan.




La vera curiosità di questo filmaccio è la presenza dell'ancora misconosciuta Jennifer Carpenter, presenza che vista adesso a 15 anni di distanza è incredibile. Passerà un paio di anni per la brava Jennifer per trovare il personaggio della vita, quello della magnifica Debra Morgan nella serie tv Dexter. In questo film per la Carpenter c'è una parte abbastanza insulsa, tipica di un prodotto piuttosto misogino che affibbia alle donne parti piene di cliché e senza personalità: può esprimere un minimo sprazzo della propria espressività in un monologo (piuttosto squallido) sui suoi presunti difetti corporei, poco dopo che la telecamera le inquadra il sedere (in slip) in primo piano per fini di minimi pruriti maschili. Insomma, vedere un'attrice di questa portata in un prodotto simile appare strano (quasi al livello di Johnny Depp in una delle sue prime parti: un film in stile Alvaro Vitali, lo scult Una scappatella per due, che peraltro adesso è in circolo con il nome di Posizioni Promettenti),

Il resto del film è da prendere e buttare via. Quando questi tre fratelli Wayans (l'unico assente tra quelli "famosi" è Damon, ovvero il protagonista di Tutto in Famiglia, mentre al fianco all'ancora adesso prolifico Marlon qui troviamo anche il regista Keenen Ivory e il co-protagonista Shawn, due che hanno pensato bene di sparire o quasi dal mondo del cinema da una decina d'anni senza che nessuno li rimpiangesse) uniscono le forze il risultato è quasi sempre catastrofico. Dopo questo filmaccio, in cui Marlon e Shawn si travestono da donne e bianche, ci riproveranno con il pessimo Quel Nano Infame in cui (quante idee) Marlon (in versione nano!) si fingerà nientemeno che un neonato. Il risultato però è quasi sempre catastrofico, perché questi tre hanno comunque avuto il merito di aprire la saga degli Scary Movie, firmando un primo capitolo che fece abbastanza epoca ai tempi e che resta perlomeno un discreto film, sicuramente il migliore di quella saga perché il più fresco e originale, tanto che la formula verrà copiata più e più volte (mentre il secondo era molto più sottotono).

In questo film il livello comico è quasi inesistente, con caos e scene finte-action ad allungare il brodo a fronte di situazioni trite e ritrite, affrontate peraltro senza alcuna verve (se fatte bene anche le situazioni straviste possono far ridere). Si scende anzi parecchio nel pecoreccio, visto che le uniche scene che si ricordano (per lo schifo che creano) sono scatologiche che neanche Massimo Boldi in Natale sul Nilo.
I tre Wayans, come spesso capita, sono solo fintamente trasgressivi e in realtà ci appioppano anche un finale di un melenso osceno, fallendo in questo film in ogni aspetto.

La cosa incredibile è che questo film pare abbia una discreta popolarità negli States, tanto che in queste ore Terry Crews (che qua ha possibilmente il ruolo peggiore della sua carriera cinematografica, e forse della sua carriera pubblica, mettendoci dentro anche lo sport) ha addirittura annunciato che ci sarà un sequel. Viste le non-idee del primo film, c'è da mettersi le mani tra i capelli.

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