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venerdì 2 agosto 2019

Forever Young. Gli attori mantengono a galla l'ennesima ruffianata brizziana

Ennesima ruffianata brizziana, salvata in minima parte dal buon mestiere degli attori.




Mi trovo a ripetermi, ma davvero è più forte di me: ogni film di Brizziana fattura mi dà la sensazione di una clamorosa ruffianata.
E qui si va pure oltre, dai temi trattati al modo in cui vengono trattati.

Passando per le musiche: le colonne sonore dei suoi film sono sempre il massimo della ruffianeria. E qui c'è da aprire una parentesi. In alcune scene si parla di come il passaggio dal vinile al cd abbia ucciso la musica. Peccato che poi nella colonna sonora il 45 giri di Total Eclipse Of The Heart abbia chiaramente il sonoro digitale. Fantastico. Solo questo fa capire come certi film vengano girati alla Renè Ferretti di Borisiana memoria.

Gli episodi sono uno più patetico dell'altro. Eppure il film non è un completo disastro per un semplice motivo: gli attori. Un po' tutti riescono a dare una buona prova e rendono un po' più guardabile il film. Su tutti spicca l'eccellente Lillo, che riesce anche a dare verve a un personaggio scritto e concepito malissimo: la bravura e la professionalità sua però lo rendono potabile. Bravo anche Teo Teocoli, che in realtà storicamente non ha mai avuto grossa disinvoltura col cinema ma che qui recita come non mai e appare in ottima forma (stentavo a credere che davvero avesse più di 70 anni).

Insomma, gli attori avrebbero meritato un'altra professionalità in regia e in sceneggiatura.

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