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venerdì 2 agosto 2019
Un fantastico via vai. E un declino poco fantastico
Dovevano fare un film con solo scene al ristorante: sarebbe stato molto meglio. Quelle due scene (più spezzoncino nel finale) sono le uniche divertenti in tutto il film.
In realtà non si parte neanche malaccio: a parte la solita tristezza della voce fuori campo, l'introduzione non è così male, almeno è sufficiente. Una ventina di minuti e regge...
Poi vedi l'inutilità della scena con il pur buono Alessandro Benvenuti (perchè?!), vedi la scena in cui i ragazzotti selezionano il co-inquilino manco fossero giuria di X-Factor (e da qui capisci che le idee sono già finiti), vedi che si vorrebbe parlare dei giovani moderni coi pregiudizi sui siciliani da anni '50 (a Catania son così i genitori nel 2014? Non lo sono più neanche al mio paese che è più arretrato di Catania!)... E si entra nella melassa pura dopo una mezz'oretta. Con un opacissimo Ceccherini (che perlomeno non fa i disastri de "La mia mamma suona il rock"), con un imbarazzante Panariello a fare da contorno.
Se il film è pura melassa, il finale non so nemmeno cosa sia: roba da vietare ai diabetici per tutto lo zucchero che c'è (non anticipo nulla, ma in particolare il finale con Panariello è roba da multare gli sceneggiatori)... Corredato il tutto con la canzonetta finale che dice "La risata di mia figlia è una bomba di farfalle". AIUTOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO.
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