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sabato 3 agosto 2019

Quando l'amore si spezza. Massacrato dai critici, ma in realtà non così male.

Buon thriller dell'ossessione, con trama lineare e coerente. 




"When the Bough Breaks" (che non si sa perché in Italia è già stato proposto con più titoli, tipo su Netflix viene dato col bruttissimo titolo di "Birth Mother - Ossessione Fatale": che senso ha usare un titolo in inglese e cambiare quello originale?) non è certo un film particolarmente originale o che farà urlare al miracolo, ma ha tanti meriti e riesce a regalare un discreto intrattenimento.

Dopo un inizio da filmetto familiare, lento ma alla fin fine funzionale per la trama, il film si accende e diventa il classico thriller dell'ossessione. La cosa buona di questo film è che è lontano da alcuni "vizi" tipici dei thriller di Hollywood, ovvero lontano da quel tipo di sceneggiatura che sembra un po' prendere in giro lo spettatore alla ricerca del continuo colpo di scena, spesso forzato.
Qui anzi è tutto molto lineare e a mio modo di vedere è il merito del film.
La tensione ha un buon crescendo e il finale è coerente con il resto della pellicola.

Funzionale la prova del cast, in cui spicca davvero Jaz Sinclair, che per ovvi motivi interpreta il personaggio più articolato e complesso e risulta molto brava, capace di alternare fasi dolci a un paio di scene di notevole sensualità fino alla follia dovuta alla sua ossessione per il protagonista.

In fin dei conti, un buon film.

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