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venerdì 2 agosto 2019

Scusate se esisto! Buon tema, trattato malissimo

L'idea c'era. Ma nella commedia italiana attuale ogni idea viene svilita in mezzo a un pieno di banalità e insulsaggini. Paola Cortellesi probabilmente troverebbe copioni migliori... all'estero.





Ennesima commediola italiana che ha una idea e la nasconde in mezzo a una mare di banalità insulse.
E dire che la storia dell'architetto, costretta sostanzialmente a spacciarsi per uomo per far passare il progetto, sarebbe pure decente. E regala gli unici momenti interessanti del film, anche grazie a una Paola Cortellesi che ce la mette tutta e resta una brava attrice, ma che davvero non viene mai supportata da copioni accettabili. Mette tristezza vedere un buon talento come lei non sfruttato mai a pieno. Possibilmente ai tempi d'oro della commedia italiana sarebbe stata capace di regalarci parecchie perle.
Qui no. Siamo nel pieno di scene patetiche, con straordinari picchi di trash totale: Bova che toglie i calzini alla Cortellesi sulla musica di Ghost, l'ascensore che per fare un piano sembra metterci tre quarti d'ora. L'imbarazzo è massimo.
Aggiungete una patina di patriottismo ipocrita e qualunquista e avete la perfetta commedia all'italiana di questa triste era.
Tutto viene buttato nella spazzatura.
Persino Bova (a fare il Bova) appare decente, ma i due terzi delle sue battute sono orrendi e banalissimi e si capisce che pure lui non riesce a credere a tale copione.
Paola Cortellesi probabilmente troverebbe copioni migliori... all'estero. Il che va perfettamente alla direzione opposta rispetto a quello che vorrebbe esprimere il film.

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